L’Asiatique è un altro posto di cui volevo scrivere da tempo. Si tratta di un qualcosa a metà tra un mercato ed un centro commerciale all’aperto. Una sorta di villaggio dello shopping con i suoi viali decorati, una fontana, qualche statua e vari altri abbellimenti, tra cui un’area evidentemente ispirata a Giulietta con la riproduzione del celebre giardino, ed altro ancora.
E proprio sulla statua di Giulietta c’è una curiosità che merita un po’ di attenzione.
La prima volta che l’ho vista l’ho guardata e fotografata ma non mi sono soffermato più di tanto. La volta successiva, invece, ho notato con un certo stupore che la statua in bronzo è una copia dell’originale realizzata dallo scultore italiano Nereo Costantini (quella che si trova nel cortile della casa di Giulietta a Verona).
La statua, stando a quanto riportato sulla targa di bronzo, è stata fusa alla fonderia Bonvicini e donata nel 2012 dal sindaco di Verona Flavio Tosi alla città di Bangkok (maggiori informazioni qui ).
Si tratta quindi pur sempre di una copia ma di qualità!
La particolarità dell’Asiatique è che è stato ricavato riutilizzando e rivalorizzando un’area che era anticamente la sede della East Asiatic Company, una società di proprietà danese che operava nel commercio del legno e che qua aveva il proprio molo con tanto di scalo merci, uffici e capannoni di stoccaggio.
Durante il regno del Re Chulalongkorn il Grande (Rama V), la Thailandia (allora Siam) strinse accordi commerciali con la Danimarca ed altre potenze europee nel tentativo di proteggere la propria indipendenza ed allontanare il rischio di essere invasa e colonizzata come stava accadendo ad altre nazioni nello stesso periodo.
Secondo quanto riportato dal sito ufficiale dell’Asiatique: “[…] Parte di questo processo fu la costruzione di un molo appartenente alla East Asiatic Company, un’impresa commerciale dedita all’esportazione di teak di proprietà del cittadino danese Hans Nille Andersen”.
In realtà il buon signor Andersen (abilissimo uomo d’affari e diplomatico appartenente all’Ordine dell’Elefante) si chiamava Hans Niels e non Hans Nille ma non facciamo i pignoli…
Il sito è rimasto abbandonato per anni fino a che non sono cominciati lavori di recupero che hanno portato all’apertura, nel 2012, dell’Asiatique.
Niente di mai visto prima, intendiamoci. L’idea di recuperare e riconvertire vecchie aree commerciali non è senz’altro inedita e ci sono esempi di questo tipo in molti altri paesi. Anche in Italia senz’altro non mancano posti di questo genere, ad esempio a me che sono ligure vengono subito in mente i Magazzini del Cotone del porto antico di Genova.
Ci sono differenze ovviamente ma il concetto è quello. Ciò non toglie che sia un concetto apprezzato da molti, incluso il sottoscritto. A mio parere il risultato è molto bello e il recupero è stato realizzato con gusto. È piacevole passeggiare tra i negozi ricavati all’interno dei vecchi magazzini di stoccaggio ma è anche piacevole osservare le strutture originali e i cimeli storici da archeologia industriale posizionati qua e là in bella mostra con tanto di faretti e tutto il resto.
La banchina sul fiume è forse l’area più frequentata specialmente nel tardo pomeriggio da orde di turisti con macchine fotografiche, telefonini e braccio per i selfie in cerca dello scatto perfetto da condividere istantaneamente sul social network preferito o da aggiungere alla cartella delle foto delle vacanze.
Ci sono attrazioni per bambini e per adulti tra cui una gigantesca ruota panoramica (300 Baht per gli adulti, 200 per i bambini), mini moto elettriche negozi di souvenir, abbigliamento e varie, per non parlare di bar, ristoranti, gelaterie e chi più ne ha più ne metta.
Per concludere ecco un po' di dati:
L’Asiatique ricopre una superficie di 28.88 acri e contiene 1500 negozi e 40 ristoranti.
Ovviamente l’Asiatique si può raggiungere in taxi ma anche in autobus (1, 15, 17, 35) e traghetto (raggiungere la fermata Saphan Taksin con lo Sky Train e prendere lo shuttle per l’Asiatique al molo sotto il ponte. Consigliato!). Da precisare che al ritorno potrete prendere uno shuttle gratuito di colore rosa scuro dallo scalo dall’Asiatique alla fermata del Saphan Taksin ma non sembra possibile fare l’inverso a meno che non vi troviate magicamente alla fermata al momento giusto. Prendendo qualunque altro traghetto la tariffa dovrebbe essere intorno ai 30 Baht.